SERVE UN EGE CON LA NUOVA DIRETTIVA “CASE GREEN”

Con l’introduzione della Direttiva “Case Green” da parte dell’Unione Europea, il panorama immobiliare sta affrontando una trasformazione significativa verso la sostenibilità e l’efficienza energetica.

Questa nuova normativa pone obiettivi ambiziosi per la riduzione del consumo energetico degli edifici residenziali, con una diminuzione prevista del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.

Una parte sostanziale di questo risparmio energetico, almeno il 55%, dovrà derivare dalla ristrutturazione del 43% degli edifici con le peggiori prestazioni energetiche.

La Direttiva, pur stabilendo obiettivi ben definiti, lascia agli Stati membri una discreta flessibilità nell’attuazione delle misure necessarie per raggiungerli.

La Direttiva contempla una serie di azioni per incentivare il miglioramento dell’efficienza energetica:

• Assistenza tecnica e supporto finanziario mirati in particolare alle famiglie vulnerabili, per facilitare l’accesso alle risorse necessarie per la ristrutturazione.

• Possibili esenzioni per determinati edifici, come quelli di interesse storico, riconoscendo la necessità di preservare il patrimonio culturale.

• Eliminazione graduale delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040, con una sospensione degli incentivi per l’installazione di nuove caldaie a gas o altre fonti fossili già a partire dal 2025.

• Obblighi progressivi di installazione di impianti fotovoltaici e infrastrutture per la mobilità sostenibile, inclusi i punti di ricarica per auto elettriche e il precablaggio per parcheggi per biciclette.

La revisione della direttiva, prevista entro il 2028, garantirà un continuo allineamento con gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale.

In questo contesto, l’Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) diventa una figura professionale fondamentale. L’EGE è incaricato di analizzare in modo critico i progetti di riqualificazione energetica, identificando le soluzioni più efficaci e convenienti.

La normativa sottolinea che un investimento si considera economicamente vantaggioso se permette un ritorno entro dieci anni, criterio che un EGE è particolarmente qualificato per valutare.

Data la complessità delle nuove regolamentazioni e delle tecnologie energetiche, l’EGE aiuta i proprietari di immobili e gli amministratori a ridurre gli sprechi energetici e a migliorare le prestazioni energetiche complessive dell’edificio.

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