Verde Urbano: Perché Servono Più Alberi nelle Città

Parlo spesso di efficienza energetica e di soluzioni per tagliare i consumi e le emissioni. Tuttavia, la riqualificazione energetica dei condomìni non è l’unica strada necessaria per migliorare la qualità della vita nelle città e ridurre il nostro impatto ambientale.

Serve più verde urbano. Più alberi, piante, prati, aiuole, e giardini.

Le città italiane come Milano, Torino e Pavia (per citarne alcune) sono troppo urbanizzate, con una percentuale di superfici verdi insufficiente. E così ci troviamo a fare i conti, oggi, con situazioni anche drammatiche.

Come siamo arrivati a questo punto? Poca lungimiranza, malapolitca, interessi economici, ignoranza. La lista è lunga. Tutto questo ha dato vita a piani urbanistici obsoleti o fuori controllo, in molti casi concepiti sull’onda del boom economico anni ’50-‘60, e privi di qualsiasi considerazione per il futuro.

Ma quel futuro è oggi. E oggi quelle città non sono più realtà sostenibili. Il cambiamento climatico, le attuali condizioni ambientali e le minacce alla salute impongono un cambio di rotta.

Oltre alla consapevolezza, esistono anche le tecnologie (i-Tree, Nature 4.0, ecc.) e le conoscenze per poterlo fare. Non serve guardare troppo lontano per rendersene conto. In Europa, diversi paesi ragionano ormai da anni in termini di eco-quartieri. Ossia modelli urbanistici che promuovono sostenibilità, efficienza energetica, qualità della vita e tutela dell’ambiente.

Benefici del verde urbano nelle città

Insomma, la necessità di più verde urbano non è una questione solo estetica. Ne va del nostro benessere e della vivibilità delle nostre città.

È dimostrato, infati, che un numero sufficientemente alto di alberi e piante ha un impatto positivo diretto sulla qualità della vita.

Innanzitutto, rende l’aria che respiriamo più salubre e pulita. Secondo uno studio pubblicato su Environmental Pollution, gli alberi sono dei filtri naturali per l’aria. Le loro foglie, infatti, assorbono diversi inquinanti presenti nell’aria (polveri sottili, ozono, e biossidi di azoto e zolfo) e riducono così l’incidenza delle malattie respiratorie.

Non solo. Il verde cittadino contribuisce a regolare il microclima nelle aree urbane. In questo modo, contrasta fenomeni ambientali come le isole di calore urbano e l’effetto canyon, destinati a compromettere la qualità della vita nelle città.

Cemento, asfalto e altri materiali artificiali utilizzati nella costruzione di edifici e strade assorbono i raggi del sole e rilasciano calore. Proprio come dei termosifoni perennemente in funzione. Il che, ovviamente, fa aumentare l’afa.

Una minore densità urbana e un maggior numero di piante riducono questo effetto sensibilmente. Basti pensare che le città con più verde godono di temperature fino a tre gradi più basse.

E non è tutto. Gli alberi aiutano ad aumentare l’efficienza energetica degli edifici e a ridurne addirittura i consumi. Proprio come gli interventi di riqualificazione energetica! Lo conclude una ricerca pubblicata su Science Direct. Gli edifici circondati da un numero sufficiente di alberi o piante utilizzano dal 2,3% al 90% in meno di energia necessaria al raffreddamento grazie all’ombra e alla presenza di meno cemento, e dall’1% al 20% in meno di energia di riscaldamento grazie all’effetto frangivento.

Davanti a questi dati, non ci sono più scuse per fare finta di niente. Il verde urbano è tanto una soluzione per rispettare il benessere ambientale, quanto per migliorare la sostenibilità e vivibilità delle città.

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